1. I modellini sono riproduzioni di navi vere.
VERO
2. I modellini non sono giocattoli.
VERO
3. Quando la nave a vapore Portland affondò ci furono pochi sopravviventi.
FALSO
4. Il materiale principale della tuga della nave è il legno.
VERO
5. Sulla nave non ci sono parti in resina.
FALSO
6. Dal primo stampo si ottiene una barca di salvataggio.
VERO
7. Il secondo stampo si mette in una centrifuga.
VERO
8. Dal secondo stampo si ottiene l'asse centrale della nave.
FALSO
9. Con i modellini si usa una colla speciale che si asciuga in pochi minuti.
FALSO
10. Per simulare il vetro si usa acetato trasparente.
VERO
11. Il davanti della parete delle finistre si dipinge di rosso.
FALSO
12. La scialuppa do salvataggio più grande è il tocco finale.
FALSO
13 . Un altro modellino è una goletta a quattro alberi.
VERO
14. Una volta finito il modellino si potrà ammirare al mare.
FALSO
TRASCRIZIONE PARZIALE
MODELLINI DI NAVE
I modellini di navi sono riproduzioni di navi vere, alcune sono costruite in scala, con estrema attenzione ai dettagli e sono veri pezzi da museo.
Si possono acquistare pre assemblati o in kit di montaggio, ma non spiegate le vele. Queste navi sono fatte per essere ammirate, non per giocarci.
La nave a vapore Portland affondò nell’Atlantico nel 1898, tutti persero la vita, ma la sua immagine sopravvive nei modelli. Per fare un modellino come la Portland, un operaio seleziona alcuni pezzi di legno da un deposito. I modellini di navi sono davvero fatti di migliaia di pezzi grandi e piccoli. Un computer guida un raggio che incide in molte parti i pezzi di legno piatti più grandi. Questi saranno i pezzi per la tuga della nave. Poi un operaio crea lo scafo utilizzando un macchinario incisore e duplicatore. Tenendo lo stilo della nave sulla sinistra, l’operaio opera una traccia seguendo una forma di riferimento. Questo movimento guida due router sulla destra che intagliano il legno di tiglio, creando delle copie esatte dello scafo originale.
Per fare le parti in resina il poliuretano viene mescolato con dei plastificatori e viene versato in uno stampo. Una reazione chimica provoca il suo indurimento, ciò richiede fino a mezz’ora. Poi una scialuppa di salvataggio appena fatta viene tirata fuori dallo stampo. Un operaio pulisce un altro stampo per dare forma alla nostra nave, questo verrà usato per colare le ancore di metallo. Mette lo stampo in una centrifuga e versa a suo interno una miscella fusa di stagno, antimonio e rame. La centifruga gira e ciò fa in modo che il metallo riempia le cavità dello stampo e si solidifichi. Ora apre lo stampo e trova le ancore formate, disposte a raggiera intorno ad un asse centrale. Ha tolto le ancore e ora le taglia per dividerle.
Ora un operaio smeriglia il fondo dello scafo per renderlo liscio, poi posiziona il primo dei cinque punti della nave. Incolla dei distanziatori di legno fra i ponti. Una colla speciale che si asciuga in dieci secondi gli permette di lavorare velocemente mentre costruisce le file di ponti. Poi immerge in acqua un pezzo laterale del ponte per ammorbidire il legno. Taglia le piccole linguette per liberare le altre parti della tuga da una matrice. In seguito intaglia il centro di due pezzi, poi incolla un blocco fra di essi e applica più colla sui bordi.
Piega intorno alla struttura il lato della tuga che ora è umida e flessibile. L’umidità causa una reazione chimica nella colla che ne aumenta la concentrazione. Poi l’operaio posiziona il lato destro della tuga, attacca una striscia di acetato trasparente sul retro di una fascia di finistre. L’acetato simula il vetro.
Dipinge di bianco il davanti della parete con le finestre, poi lo gira per dipingere delle tende rosse sull’acetato. Altri dettagli sono stati incisi a laser sul disegno. Ora incolla la parete con le finestre tra le file di ponti e l’aspetto è autentico. Posiziona delle ruote a palle su ogni lato, queste hanno 57 palle di legno sostenute da arance di ottone.
Ricordate le ancore collate precedentemente nello stampo della centrifuga?
Poi prepara le scialuppe di salvataggio. Quella più grande, in plastica, dà sul ponte superiore. Quest’aquila è il tocco finale.
Qui un altro operaio assembla una goletta a quattro alberi. Utilizzando delle pinze chirurgiche spinge giù le funi in modo che non siano d’intralcio. Ora misura un pezzo di ponte per creare la sommità della tuga, lo incolla a una base e poi lo posiziona sulla nave. Un tornio da orefice lavora un pezzo di ottone, mentre un operaio utilizza una fresa tagliando un pezzo della campana della nave. Una volta montato il modellino della nave è pronto per un mare di ammiratori.