Rita Levi-Montalcini

In memoria della scenziata Rita Levi-Montalcini,
un pensiero da una sua ammiratrice spagnola
Mercedes Rey Garcia , alunna di livello base A1.
La Coruña, 12 gennaio 2013

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  È dagli inizi degli anni 90 che leggo sulla sua vita.
Del suo libro "Elogio dell'imperfezione" mi
rimane impresso nella memoria,
il fatto che questa geniale investigatrice
fa ricerche  con delle uova e poi
se le  mangia,  erano tempi difficili.

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Lo leggo convinta di farlo sulla narrazione di una leggenda. Lei è nata nel 1909,
  a quel tempo è già un’anziana. È per questo che mi sorprende
la notizia della sua morte il 30 dicembre passato.
Ai venti anni ingressa nella facoltà di medicina
dell’università di Torino, contro la volontà paterna.

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Nel 1986 l’Accademia Svedese le conferisce il Nobel di Medicina. Come buona femminista lotta per i diritti della donna.

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Nel “European Brain Research Institute” di Roma, creato da Lei,
 lavorano soltanto donne, e la Fondazione che porta il suo nome è
 creata per aiutare le ragazze africane a migliorare
le condizioni di vita nel loro paese.
Rita Levi-Montalcini, scienziata, una gran donna.

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