La casa del
bosco






C'era una volta una famiglia che viveva in una casa nel bosco.
C'erano il padre, la madre e una figliola.
Il padre lavorava nella miniera, la mamma stava
sempre in cucina e la figliola doveva andare al pozzo
la mattina presto a prendere l'acqua.

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  Alla figliola non piaceva per niente questo lavoro.
Lei preferiva camminare per il bosco
e mangiare le fragole che trovava.
Una notte la figliola
non poteva dormire perché
era molto stanca:
-se mio padre non uscisse
mai dalla miniera
e la mia mamma scomparisse
in un mare di miele,
sarei libera di fare
quello che mi pare.

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Dopo aver pensato ciò la figliola si addormentò.
La mattina la figliola si svegliò presto.
La casa era in silenzio.
Dov'era la mamma?
Di solito cantava mentre faceva la colazione
oppure qualche desert, pensò. All'improvviso
ascoltò un ronzio molto sottile, nessuna canzone.
La figliola arrivò in cucina e vide un'ape che
stava volando intorno a un
mucchio di miele.

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Non sapeva cosa pensare. Rimase stupita
un bel tempo fino a quando comparve
un topo grosso e nero sulla soglia
che fissava il suo sguardo sull'ape.
Subitamente una luce azzurra
entrò dalla finestra.
La figliola chiuse gli occhi un attimo.
Quando ritornò ad aprirli davanti a lei
c'era una fata turchina che la fissava sorridente.

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-Sei contenta? -Perché? -rispose la figliola.
-Perché i tuoi desideri sono diventati realtà.
La figliola la guardò veramente sbalordita.
Adesso capì ciò che era successo e cominciò a piangere.
-Non lo dicevo sul serio. -disse.
-Desideresti che tutto fosse come prima?
-Si. -rispose la figliola.
-Apri quel cassetto e prendi l'imbuto, poi raccogli l'ape, mettila sulla testa del topo,
spalma un po' di miele e versalo nell'imbuto,
e con molta cura spargila sull'ape e il topo.
La figliola fece quello che disse la fata e all'improvviso
il topo e l'ape scomparsero e nella soglia comparvero
il suo papà e la sua mamma.
La figlia li baciò e tutti e tre si abbracciarono e vissero felici e contenti.

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